Sistemica del Comportamento Umano – le premesse

In questo viaggio avremo bisogno di una bussola e di un metro, la prima per cercare di mantenere una direzione riconoscibile per poter arrivare in porto, il secondo per riuscire, il più possibile, a distinguere, a rendere conto e ragione dei nostri passi, delle conclusioni, delle ipotesi e delle congetture che man mano potremo formulare.

Metro e bussola, fuori dalla metafora, sono costituiti da alcune premesse, che si pongono, come tutte le premesse, anche come regole del gioco, come in qualche misura assiomi, enunciati che non possono essere dedotti, in fondo non molto distanti dagli articoli di fede.

Naturalmente, ciascuna delle premesse che presento può essere argomentata, arricchita, articolarsi in numerose direzioni: questo non può cambiare il fatto che non possono essere dimostrate, non nel senso abituale della dimostrazione logico-matematica. Non abbiamo tempo, qui, né spazio, ci dovremo accontentare di poco più del semplice enunciato.

1° - Disponiamo del solo punto di vista umano.

Per quanti sforzi possiamo fare, per quanto ardite possano essere le nostre ipotesi e congetture, nessuno di noi può annullare questo limite, modificare questa condizione.

2° - Per noi umani la realtà (qualunque cosa vogliamo intendere per realtà) è movimento, azione, in un senso assai specifico: è azione salvifica, almeno tentativamente, azione tesa a proteggere la sopravvivenza della specie

3° - La sopravvivenza è il senso ed il fine di qualunque azione umana

4° - Ogni essere umano è un sistema, costituito da sistemi: intendiamo con sistema una configurazione relativamente stabile di elementi tra loro correlati. Necessariamente, ogni sistema interagisce con il proprio specifico ambiente, che a sua volta si costituisce come sistema.

5° - Proprietà distintiva di ogni forma di vita è l’autopoiesi, sia nel senso della capacità di mantenere la propria unità e la propria organizzazione, sia nel senso di mantenere la propria unità e la propria organizzazione ricorrendo unicamente ai propri codici di elaborazione e gestione delle informazioni relative alla propria interazione con l’ambiente.

6° - La complessità è la naturale caratteristica di ogni aspetto della nostra esistenza, essendo ciascun elemento che possiamo individuare indissolubilmente correlato ad altri da relazioni che incidono su altre relazioni tra altri elementi, e che, reciprocamente, subiscono gli effetti del modificarsi di altre relazioni tra altri elementi.

7° - per i nostri scopi di ricerca, osservazione e analisi, è preferibile sostituire il ricorso al principio di causalità diretta con il ricorso al principio di correlazione forte.

Ciò che troveremo, nel corso delle nostre esplorazioni, dovrà necessariamente essere frutto di un metodo di indagine e di ricerca che rispetti completamente e senza possibile eccezione le sette premesse qui brevemente descritte.

Siamo alla ricerca di verità migliori di quelle che ci sono state trasmesse da chi ci ha preceduto, e per noi sarà verità migliore ciò che aiuta simultaneamente una migliore comprensione di qualunque elemento che decideremo di esaminare, e che consente di individuare un modo migliore per averci a che fare.

In questo quadro, in coerenza con le premesse enunciate, migliore significa capace di ottenere con maggiore sicurezza effetti predicibili: in fondo, questa è la cifra della scienza vera, unire congetture, ipotesi in modo da formulare predizioni non casuali circa ciò che avverrà, che poi risulteranno pienamente confermate da ciò che sarà accaduto.